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Durante l’emergenza Covid 19 il commercio elettronico ha ottenuto risultati economici senza precedenti 

Ma cosa succederà  alle vendite online in Italia dopo l’emergenza Covid 19?

Mentre durante l’emergenza Covid-19 il business tradizionale ha subito una battuta di arresto senza precedenti, l’e-commerce ha rilevato una impennata record, superando i numeri di qualsiasi Natale o Black Friday della storia.

Quali sono stati i principali motivi di questo boom?

  • Il commercio elettronico, ovvero il commercio al dettaglio di qualsiasi prodotto via Internet, non è stato bloccato dal Decreto.
  • A differenza delle attività fisiche, nessuna limitazione è stata imposta ai prodotti vendibili online, nessun vincolo di tipologia.
  • La macchina logistica non si è fermata e le aziende meglio organizzate (o appoggiate a servizi logistici esterni) hanno continuato a spedire.
  • Alcuni corrieri hanno scelto di trattare solo beni di prima necessità, per motivi organizzativi interni, ma i principali player nazionali ed internazionali hanno continuato a pieno regime l’attività, con nuove regole di sicurezza, migliorando addirittura servizio e performance.
  • L’isolamento ha fatto crescere la familiarità con la tecnologia (non solo e-commerce ma smart working, formazione a distanza, spesa online, relazioni interpersonali su piattaforme web e social).

Le vendite online si sono rivelate un elemento strategico per fronteggiare l’emergenza.

Nell’immediato futuro saranno a dir poco determinanti e diventeranno “naturalmente” parte della nostra nuova quotidianità.

Quanto non è stato fatto negli ultimi 10 anni è successo in pochi mesi e quanto  sarebbe successo nei prossimi 10 anni accadrà entro la fine del 2020“.

Queste le parole di aziende multinazionali leader nel commercio tradizionale e digitale.

I fatti (e non le opinioni) confermano il processo in atto: cresce il numero totale di web shoppers, in tutte le fasce di età, aumenta la frequenza di acquisto, aumenta lo scontrino medio e si rileva una maggior dimestichezza verso i pagamenti digitali.

Ma sono i numeri la prova tangibile di questa evoluzione dirompente.

  • L’ e-commerce in Italia, nel 2019, valeva 31.6 miliardi (poco più del 7% del totale acquisti).
  • In queste ultime 8 settimane le vendite online sono cresciute a tripla cifra.
  • il 77% di chi vende online ha acquisito nuovi clienti.
  • Il 75% di chi ha comprato online nel mese di marzo, lo faceva per la “prima volta”.
  • 2 milioni di nuovi e shoppers in Italia, +80% rispetto lo scorso anno (dati Nielsen).
  • L’8% degli Italiani ha comprato i beni di prima necessità esclusivamente online durante il lockdown.
  • I volumi del grocery sono triplicati.
  • In alcuni ambiti merceologici gli acquisti hanno rilevato impennate imprevedibili: +4317% di webcam, +248% notebook, + 225% tablet.

Elemento degno di attenzione: nell’ultima settimana di febbraio, i Pet Store sono stati più gettonati delle farmacie (+6,2%)

Cosa è successo fuori dal “Belpaese”?

USA: gli Americani si sono dedicati alla produzione casalinga del pane (+652% nella vendita di macchine per il pane), alla cucina facile (+300% zuppe e cibo in scatola) ed alla cultura del fisico (+307% attrezzature da palestra).

CINA: le aziende si sono impegnate per dare una accelerazione alla contactless delivery, ovvero servizi di consegna operati con droni, robot e mezzi teleguidati.

UK: alcuni negozi online come Next, specializzato in abbigliamento e moda per bambini, hanno dovuto letteralmente  “chiudere” in quanto non in grado di fronteggiare i picchi d’ordine rilevati nel corso dell’emergenza.

Cosa succederà nell’immediato futuro?

Per “colpa di Covid” una fetta consistente di vendite fisiche si spostarà definitivamente sul digitale, un processo irreversibile che cambierà per sempre gli scenari del commercio mondiale.

E’ in corso una mutazione genetica “accelerata” che non riguarderà esclusivamente la vendita online ed i pagamenti digitali, ma anche e soprattutto le modalità di vendita e consegna.

Durante l’emergenza la formula più abusata è stato il click & collect (+349%) un “fenomeno” non nuovissimo ma per il quale – anche i più grossi players – non erano preparati. E questa sta diventando la nostra “nuova normalità”.

A causa di questo Tsunami tecnologico stiamo galoppando verso l’ominicanalità totale, un processo che era già in atto ma che stava procedendo troppo lentamente.

La nuova sfida  sarà quella di servire i clienti sui tutti i canali e con le nuove modalità “ibride” a cui l’emergenza ci ha abituati.

Il business sarà sempre più Phygital, se preferisci Figitale, fisico e digitale al contempo.

Si sgretolerà la tradizionale differenza tra online e offline a favore di un approccio più integrato e cliente centrico.

Il commercio sarà sempre più unificato, e la customer experience dovrà essere completamente ripensata.

Qual’è dunque la lezione di Prof. Covid che dobbiamo fare nostra?

Semplice. E’ il momento di abbandonare i vincoli organizzativi, tecnologici e culturali del passato.

Il futuro del commercio è figitale, omnincanale ed unificato.

Le aziende che si faranno trovare preparate in questo dopo emergenza, che abbandoneranno la “confort zone”, la strategia della “speranza” ed il mito del “sostegno pubblico”, avranno molte più possibilità di uscirne a coda alta, ottenere risultati notevoli, consolidare un vantaggio competitivo che durerà nel tempo e mettere 4 zampe motrici alle PETformances del loro business.

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