L’emergenza Covid 19 in Italia ha modificato la fisionomia del commercio tradizionale e fatto nascere un nuovo modello di vendita: l’e-commerce di prossimità
Cosa succederà al commercio in Italia dopo il Coronavirus? Quali nuove “modalità ibride” nasceranno?
Una cosa è certa: l’emergenza pandemica ha cambiato per sempre il nostro modo di vivere, lavorare , studiare, socializzare e fare acquisti.
Nulla sarà più come prima. Basta osservare cosa è successo alle 2 forme di commercio antagoniste che conoscevamo: vendite fisiche e vendite online.
Il business tradizionale ha subito una battuta di arresto senza precedenti mentre sull’altro fronte l’e-commerce ha rilevato una impennata incredibile.
L’e-commerce è diventato “parte della vita di tutti i giorni”, è diventato più umano, più utile e soprattutto funzionale per affrontare lo stato di crisi.
- Negli ultimi 3 mesi le vendite online sono cresciute a 3 cifre.
- Sono “nati” 2 milioni di nuovi e-shopper.
- Il 75% delle vendite è stato generato da chi acquistava online per la prima volta.
- L’8% dei beni di prima necessità è stato acquistato esclusivamente online.
E questo è solo l’inizio di una rivoluzione digitale che non ha precedenti nella storia.
Il commercio elettronico che conoscevamo sta mutando geneticamente, si sta trasformando per creare nuovi modelli “ibridi” di servizio che integrano il mondo online e offline. L’e-commerce di prossimità (se preferisci e-commerce di quartiere) è uno di questi.
Chi crede che il futuro del commercio elettronico sia tutto nelle mani dei BIG, dei colossi del mondo digitale, si sbaglia di grosso e rischia di perdere una grande opportunità.
Al contrario c’è ancora molto spazio per le realtà indipendenti, piccole, specializzate, geolocalizzate, orientate al servizio, per quelle aziende e negozi che non hanno mai seriamente pensato di vendere online prima dell’emergenza pandemica.
Queste realtà hanno oggi una chance senza precedenti: riprendere le redini del loro business, rimettere il cliente al centro e servirlo sui canali fisici e digitali, in funzione delle sue preferenze e nel suo stesso quartiere.
Ecco allora il nuovo modello, una nuova declinazione di commercio unificato che ti consiglio di attivare molto velocemente ed inserire nel dizionario di Pet Marketing del tuo negozio, sia esso un pet shop, una enoteca, un sexy shop, un fiorista, un bar, uno street food, un negozio di abbigliamento, di articoli sportivi, di articoli per la casa, di elettronica, di profumi, di gioielli o di generi alimentari….
E-commerce di prossimità: perché?
- I clienti più tradizionali sono poco propensi ad utilizzare le grandi piattaforme multiprodotto;
- sono meno avvezzi ai pagamenti digitali che rappresentano ancora una barriera culturale;
- si aspettano che il prodotto sia sempre ed immediatamente disponibile;
- prediligono tempi di consegna molto brevi, possibilmente in giornata, ancor meglio in poche ore;
- danno molto valore al fattore umano e apprezzano la possibilità di comunicare direttamente con il venditore, il negozio, il personale addetto alla vendita;
- comprano più fedelmente e frequentemente da chi conoscono già, dai negozi di cui si fidano;
- richiedono servizi personalizzati e su misura, in funzione delle loro specifiche esigenze.
E-commerce di prossimità: come farlo?
Ecco 10 spunti di riflessione che potranno determinare la sopravvivenza del tuo business.
- Umanizzazione delle relazione. Punta prima di tutto tutto sulla carta dove i “big players” non posso competere (almeno per ora): la relazione. Il fattore umano sarà il fattore critico di successo per il commercio del futuro.
- Organizzazione. Ripensa il tuo modo di lavorare per servire i clienti in modo diverso ed “ibrido”, online e offline.
- Tecnologia. Dotati degli strumenti tecnologici e delle competenze digitali necessarie, senza esagerare ma senza improvvisare.
- Assistenza. Supporta il tuo cliente nella fase decisionale. Non lasciarlo da solo. Compensa l’assenza di fisicità con una presenza maggiore lungo l’intero processo di acquisto, dalla scelta del prodotto, alle modalità di consegna e di pagamento.
- Sensibilità. Non dimenticare che stiamo vivendo un momento particolare e che siamo tutti più sensibili. Sarà spesso la leva emotiva a guidare il processo di acquisto dei tuoi clienti e non sempre quella razionale. Fai attenzione alle parole, a quello che fai, ma soprattutto a come lo fai.
- Personalizzazione del servizio. Costruisci servizi sempre più “su misura” in funzione delle specifiche esigenze dei tuoi clienti, delle loro reali necessità, proprio come la bottega di una volta.
- Comunicazione, comunicazione, comunicazione. Dialoga con i tuoi clienti su tutti i possibili canali di contatto, dal telefono, alla mail, a whatsapp, ai social. Non perdere questa incredibile opportunità di interagire per conoscerli meglio, servirli al meglio e fidelizzarli nel tempo.
- Esperienza di acquisto. Cerca di ricreare online e con strumenti diversi l’esperienza del negozio fisico, del luogo di incontro e socializzazione che i tuoi clienti apprezzeranno ancor di più quanto potranno tornare alla loro “vita normale”.
- Consegne veloci. Operando in un’area geografica ristretta potrai essere più veloce, flessibile, evadere gli ordini giornalmente e competere con i livelli di servizio dei big (che a differenza di te operano su base nazionale o internazionale).
- Fidelizzazione. Rimetti il tuo cliente al centro (come una volta), servilo al meglio, fidelizzalo e fai in modo che la sua soddisfazione possa essere condivisa con nuovi potenziali clienti.
Forse non sei ancora pronto per affrontare questa sfida epocale ma ricorda che non avrai molto tempo per cambiare, innovare, trasformarti in una nuova azienda dal DNA figitale ovvero fisico e digitale al contempo.
Il tuo futuro e la sopravvivenza del tuo business si giocherà in pochi mesi.
Secondo autorevoli studi di settore il 55% degli Italiani, 1 persona su 2, continuerà a comprare online dopo l’emergenza, ma vorrà anche nuovi servizi, nuove attenzioni, nuove esperienze.
Le aziende (come la tua) che si faranno trovare preparate potranno consolidare risultati senza precedenti!
Non perdere l’occasione di mettere “4 zampe motrici” al Pet Marketing della tua azienda e di trasformarti nell’animale che avresti sempre voluto essere.